Dal 13 giugno al 4 ottobre in mostra a Carrara, capitale italiana del marmo, le opere scultoree del grande Canova e di altri scultori che hanno lasciato il segno nella storia dell’arte. Ad ospitare i marmi provenienti dall’ermitage di San Pietroburgo sarà Palazzo Cucchiari, in una mostra intitolata “Canova e i maestri del marmo. La scuola carrarese dell’Ermitage”, curata da Sergej Androsov e Massimo Bertozzi. Per l’occasione o saranno esposte 16 sculture in marmo provenienti dal Museo dell’Ermitage, 7 gessi di proprietà dell’Accademia di Belle Arti di Carrara oltre a una copia da Lorenzo Bartolini conservata presso l’istituto d’arte di Massa: si tratta di opere esemplari del gusto collezionistico dello Zar Nicola I, amante della scultura moderna ospitata al Nuovo Ermitage, legate alla Scuola Carrarese e ai suoi maggiori protagonisti. Alla fine del 1845 Nicola I, Zar di tutte le Russie, visita l’Italia, e lo fa in forma privata, ingrossando le fila di quel singolare pellegrinaggio artistico, chiamato “Grand Tour”, che fu insieme percorso di formazione e scoperta esotica del mondo mediterraneo. Durante il suo soggiorno romano, dove arriva il 13 dicembre, lo Zar non si limita a visitare i luoghi simbolo e i monumenti principali della città, ma si fa accompagnare anche negli atelier dei principali scultori insediati a Roma, tra i quali quelli dei carraresi Pietro Tenerani e Luigi Bienaimè. Nicola I guarda e agisce come un collezionista: il suo scopo è in effetti quello di acquistare o commissionare opere destinate alla sala della Scultura Moderna, che intende allestire nel Nuovo Ermitage, il primo museo imperiale di Russia, che si sta costruendo proprio di fianco al Palazzo d’Inverno. Alcune delle statue, collocate nella sala della Scultura Moderna, e nello specifico quelle legate alla cosiddetta Scuola carrarese, tornano adesso a Carrara, per essere ospitate a Palazzo Cucchiari, nella mostra “Canova e i maestri del marmo. La Scuola carrarese all’ Ermitage”. A segnare il percorso e i connotati della mostra ci sono in effetti sculture di un precursore come Giovanni Antonio Cybei, che fu il primo direttore dell’Accademia di Belle arti di Carrara, di Lorenzo Bartolini, che diresse l’Istituto durante il periodo napoleonico, e di Antonio Canova, che da Carrara ebbe non solo l’importante contributo di un materiale straordinario e unico al mondo ma anche alcuni allievi di eccezione.