Indossereste un vestito fatto di marmo? Probabilmente risulterebbe scomodo e poco pratico, ma una studentessa del Politecnico di Milano, la ventiseienne Alice Zantedeschi, ha risolto il problema, omaggiando la sua terra d’origine con una serie di abiti che nascono dalla combinazione di materiali sintetici con polvere di marmo del Garda, uno dei simboli del veronese, chiamato anche il Rosa del Garda per la sua caratteristica colorazione. Una sfida riuscita per un progetto di tesi che è diventato già brevetto. La polvere di pietra conferisce un colore rosato alla stoffa che altrimenti con la sola lavorazione di sintetici come organza e lycra non si riuscirebbe a ottenere. “Veromarmo” è il nome di questa invenzione rivoluzionaria che servirà alla studentessa come prova finale per una laurea in design, nata dall’idea di fondere la tradizione della propria regione d’origine con il mondo del fashion. Alice racconta di aver scelto tra i quattro simboli di Verona, Giulietta e Romeo, il vino, la lirica e il marmo, facendo ricadere la decisione su quest’ultimo proprio perché il meno conosciuto pur rappresentando un fattore determinante per l’economia del luogo. Per il resto è stato necessario l’aiuto delle aziende che le hanno fornito le materie prime, sassi di marmo e il poliuretano, la resina sintetica con cui viene prodotto la maggior parte dell’abbigliamento sportivo.